In questa recensione analizzeremo il Kit DDR3 HyperX T1 (KHX1600C9D3T1K2/8G) prodotto dalla Kingston, un kit da 8GB (2 banchi da 4096MB) con frequenza di 1600 MHz CL9. Anche se fanno parte della serie di memorie top di gamma Kingston, in questo caso sono dedicate ad utenti meno esigenti in termini di prestazioni e che non sono disposti a spendere molto.
Kingston Technology fu fondata il 17 ottobre 1987 ed è tutt'ora uno dei principali produttori di memorie al mondo e in grado di soddisfare ogni esigenza proponendo una gamma di oltre 2.000 prodotti di memorizzazione dati di vario genere. Nel 2007 l'azienda ha raggiunto i 4,5 miliardi di dollari di fatturato ed è stata considerata dalla rivista Fortune una delle 100 migliori aziende per cui lavorare in America soprattutto grazie al rapporto che vi è tra i vari operatori ed al clima presente nell'azienda.

Oltre alle memorie RAM, l'azienda produce SSD, memorie flash e altri supporti di archiviazione dati; i suoi prodotti sono apprezzati dagli utenti enthusiast e dagli overclockers. Proprio in quest'ultimo settore, infatti, al momento detiene il record di frequenza raggiunta da un banco di memoria, addirittura 3293 MHz con un kit Kingston HyperX raffreddato ad azoto.
Il kit oggetto di questa recensione appartiene alla serie T1 ma, a differenza degli altri kit della serie, non offre prestazioni in overclock particolarmente elevate. Il kit verrà invece apprezzato per la capacità di 8GB ad un prezzo che è in questo caso molto basso.
Introduzione
Specifichiamo che il test delle Kingston HyperX T1 oggetto della recensione è stato effettuato su una piattaforma Sandy Bridge con chipset P67. Ricordiamo al lettore che, con questa architettura, Intel ha abbandonato il concetto di uncore (tutto ciò che non è core), che in Nehalem comprendeva anche la cache L3, in favore del System Agent, sostanzialmente un NorthBridge integrato nella CPU. Il System Agent si occupa della gestione del Memory Controller, con latenze ridotte rispetto al memory controller delle CPU Clarkdale e comparabili solo quelle delle CPU Lynnfield. La novità principale di Sandy Bridge per quanto riguarda le memorie è la presenza di moltiplicatori prefissati a 13.3x, 16x, 18.6x e 21.3x, rispetto ad una frequenza di BCLK di 100 MHz. La variabilità del base clock anche in overclock è molto ridotta e le frequenze delle memorie in Sandy Bridge rimangono pertanto più o meno fisse intorno ai valori standard di 1333, 1600, 1866 e 2133 MHz..
I moduli giunti in redazione sono in kit 2 x 4GB Dual Channel, con frequenza operativa di 1600 MHz, latenze di 9-9-9-24 e con voltaggio dichiarato di 1.65 V.
Anche questo kit, come gli altri appartenenti alla famiglia T1, dispone di un dissipatore in alluminio anodizzato blu molto alto che, in alcuni casi, potrebbe creare problemi di montaggio con il dissipatore della CPU. Tale dissipatore è di ottima fattura, contrariamente ai classici dissipatori di fascia medio\bassa per moduli RAM è ricavato dal pieno e non si tratta quindi di una semplice lamina. Le RAM quindi, anche sotto stress, non soffrono di problemi di temperatura e i chip di memoria risultano raffreddati in modo molto efficace.
Il kit da noi recensito non dispone di profili XMP (Xtreme Memory Profile) quindi bisognerà settare la giusta frequenza, i timings e il voltaggio nel bios al primo avvio. Come vedremo in seguito, la tensione operativa, pur essendo di default impostata a 1.65 V, potrà essere tranquillamente settata al di sotto delle specifiche tecniche rientrando facilmente negli standard consigliati dalle piattaforme Sandy Bridge.
Specifiche Tecniche
Le specifiche tecniche sono riportate nella seguente tabella:
L'assenza di un profilo XMP è identificabile anche dal numero di serie del modello, nei modelli provvisti di tale profilo infatti è presente una X nella parte finale (es:..k2/8gX).
Tale kit è garantito a vita così come gli altri kit da noi precedentemente recensiti.
Packaging e Primo contatto
Il Kit HyperX T1 1600 MHz è giunto in redazione all’interno di un blister trasparente da un lato, che lascia intravedere il kit.
Per chiudere il contenitore è stato utilizzato un adesivo che contiene tutte le informazioni relative al kit in questione, nello specifico troviamo il codice prodotto, la capacità dell'intero kit, la frequenza, la latenza e il numero di moduli che lo compongono.
Nella confezione, oltre alle memorie, troviamo una guida per l'installazione del kit; tra le varie lingue disponibili vi è anche l'italiano.
Una volta fuori dalla confezione possiamo ammirare le memorie in tutto il loro splendore, il dissipatore al tatto si presenta davvero massiccio e fornisce sin da subito sicurezza. Il PCB verde delle memorie si discosta molto dal blu intenso del dissipatore, tuttavia, una volta installato il modulo nello slot, difficilmente si potrà vedere il PCB.
Sulle facciate del dissipatore vi è il logo Kingston HyperX e da un lato l'adesivo riportante le specifiche. In questo caso non è presente la sigla T1 come avviene per alcuni moduli della serie.
Il sistema di dissipazione utilizzato è molto alto e potrebbe causare problemi di installazione se viene utilizzato un dissipatore per CPU dalle dimensioni abbastanza generose.
Sistema di Prova e Metodologia di Test
Per i test abbiamo utilizzato la seguente configurazione:
Abbiamo eseguito i test impostando il Base Clock della nostra CPU alla frequenza di default (100 MHz), quindi abbiamo proceduto inizialmente ad eseguire i nostri test semplicemente modificando i divisori delle RAM sulla nostra piastra madre. Vi riportiamo di seguito i settaggi utilizzati:
- 1333 MHz timing 7-7-7-18
- 1600 MHz timing 8-8-8-20
- 1600 MHz timing 9-9-9-24
La CPU (i7 2600K) non è stata overcloccata e la sua frequenza è rimasta a default (3.4GHz), inoltre non sono stati modificati i parametri di risparmio energetico e quelli relativi alla tecnologia Turbo Boost.
Infine, aumentando il BCLK siamo riusciti a portare le RAM a 1660 MHz senza però modificare i voltaggi e le latenze rispetto al settaggio di default. In questo caso però la frequenza della CPU è aumentata fino ad arrivare a 3,95GHz.
E' importante far notare che i settaggi a 1333 MHz e 1600 MHz sono risultati stabili anche con voltaggi al di sotto delle specifiche tecniche dichiarate, utilizzando questi settaggi infatti siamo riusciti a concludere 10 cicli dello stress test Linx utilizzando solo 1.57 V. Inoltre, durante tutta la sessione di test, non è stato necessario modificare il voltaggio VCCIO che è rimasto quindi a 1.05 V. Ricordiamo che tale impostazione si riferisce al voltaggio del controller di memoria integrato.
Come sempre vi ricordiamo inoltre cosa si intende per timing di accesso, i cui valori si possono impostare dal BIOS della scheda madre:
- CasLatency Time (TCL): durante un’operazione di lettura, rappresenta l'intervallo di tempo tra l'istante in cui il comando di lettura giunge ad una certa cella di memoria e quello in cui inizia il trasferimento dei dati. La denominazione è dovuta al fatto che, per individuare la cella di memoria, l'indirizzo di colonna viene selezionato sempre per ultimo (tramite il segnale Cas), successivamente a quello di riga.
- Ras to Cas Delay Time (TRCD): costituisce l'intervallo di tempo che passa tra l'attivazione della riga e della colonna che identificano la cella di memoria in cui si vuole leggere o scrivere il dato, cioè il ritardo del segnale Cas rispetto al segnale Ras.
- Ras Precharge Time (TRAS): rappresenta il periodo di tempo in cui una certa riga è attiva, prima che giunga il segnale precharge.
- RowPrecharge Timing (TRP): questo settaggio BIOS specifica il minimo ammontare di tempo tra due successive attivazioni allo stesso modulo DDR. Minore è l'intervallo, più velocemente il prossimo banco di memoria può essere attivato in fase di lettura o scrittura.
Test prestazionali
Usando le impostazioni sopra riportate, abbiamo rilevato le prestazioni usando i tool di seguito elencati:
- 3D Mark Vantage (modalità performance, test GPU1 e GPU2)
- PC Mark Vantage x64 (solo test sulla memoria)
- Cinebench 11.5 x64
- Winrar4.00 Beta x64
- 7Zip 9.20 x64
- Aida64 Xtreme Edition (lettura, scrittura, copia, latenza)
- X264 HD
Per testare la stabilità dei moduli invece è stato utilizzando il software LINX.
Test sintetici
3DMARK VANTAGE
Il penultimo nato della serie 3DMark (della software-house Futuremark) mette in risalto le prestazioni dei processori soprattutto in ambito gaming, in questo caso abbiamo però esclusivamente effettuato i test relativi alla GPU (2 test). I risultati ottenuti evidenziano come il miglior settaggio frequenza\timings sia quello a 1600 MHz Cl8.
PCMARK VANTAGE
In questo caso invece la frequenza maggiore ha fatto sì che il punteggio aumentasse. Ricordiamo comunque che per impostare le memorie a 1660 MHz abbiamo dovuto aumentare anche la frequenza del processore e il risultato è sicuramente condizionato da questo cambiamento.
AIDA64 EXTREME ENGINEERING
AIDA64 è l’ultima release dello strumento di test e controllo prodotto dalla FinalWire; il test effettuato in questo caso concerne il Memory Controller e le Memorie RAM. I punteggi ottenuti mostrano come il settaggio a 1660 MHz comporta prestazioni superiori rispetto agli altri settaggi, tuttavia ancora una volta senza overclock il settaggio migliore è 1600 MHz CL8.
Test compressione dati e multimedia
7zip 9.20
7zip è un ottimo tool che consente la compressione e la decompressione di file. Come nel test precedente la configurazione migliore senza overclock è quella a 1600 MHz CL8.
WINRAR 4 beta 6
Classico tool anch’esso dedicato alla compressione e decompressione dei file. Così come il test precedente il settaggio a 1660 MHz ha registrato i punteggi superiori seguito dal settaggio 1600 CL8.
CINEBENCH 11.5
Software Maxton dedicato alla produzione di filmati Cinema 4D. I risultati sono sostanzialmente parificati tuttavia il risultato migliore è stato ottenuto a 1600 MHz Cl8.
X264 BENCHMARK HD
Strumento che misura quanto rapidamente il nostro sistema riesce a codificare un piccolo filmato in qualità HD, questo benchmark ci riporta quanto accurata ed efficiente (in Frames Per Second) può essere la codifica. In questo caso non abbiamo evidenziato particolari differenze tra i vari settaggi.
Conclusioni
Le memorie Kingston HyperX 1600 MHz 8GB sono perfettamente indicate per chi necessita un quantitativo di memoria elevato per rendering, encoding, etc. Tuttavia non siamo rimasti soddisfatti dalle prestazioni in overclock di tale kit, infatti, anche utilizzando timings elevati, non siamo riusciti a raggiungere la frequenza di 1866 MHz. Sottolineiamo comunque che, nonostante la tensione operativa dichiarata di 1.65 V, le memorie risultano stabili anche con voltaggi inferiori, al di sotto del limite massimo consigliato dalle piattaforme Sandy Bridge (1,57 V).
Il sistema di dissipazione utilizzato è ottimo, garantisce temperature molto basse ed è rifinito in tutti i dettagli; le sue dimensioni possono comunque provocare qualche problema di installazione con alcuni sistemi di dissipazione per CPU. La qualità costruttiva è ai massimi livelli ed essendo ricavato dal pieno risulta molto resistente.
Concludendo, il prezzo di questo kit si aggira attorno ai 90€ abbastanza in linea con altri kit dalle caratteristiche simili. Consigliamo quindi questo kit a chi non è disposto a spendere molti soldi per un kit di RAM e non cerca prestazioni in overclock elevate.
PRO
- Molto stabili anche a 1,57 V
- Ottimo sistema di dissipazione
- Garanzia a vita
CONTRO
- Voltaggio dichiarato (1.65 V)
- Prestazioni in overclock praticamente inesistenti
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Complessivo : | ![]() |
Si ringrazia Kingston per il prodotto fornitoci in test.
Giovanni Abbinante